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Indice del manuale di contabilità

1.IVA e REGISTRAZIONI IVA

3.1 Definizione ed ambito di applicazione

L’IVA (“imposta sul valore aggiunto”) è una tassa applicata sul valore aggiunto al prodotto in ogni passaggio in ogni fase del ciclo produttivo.

Essa rappresenta un credito quando l’azienda acquista, un debito quando l’azienda vende, in questo modo si pagherà l’IVA sul ricarico applicato dall’azienda sulla rivendita.

Le aliquote iva sono del 4% sui beni di prima necessità, 10% sugli alimentari, 22% su tutto il resto.

Più avanti vedremo che alcune operazioni possono essere non soggette, escluse, non imponibili, esenti iva. Ad esempio l’iva non grava né sulle operazioni intracomunitarie né su quelle extracomunitarie ma con modalità di registrazione differenti.

L’azienda può scegliere se liquidare l’iva mensilmente o trimestralmente.

3.2 Registri Iva

Le imprese sono tenute a conservare dei “registri iva” dal contenuto diverso in base al tipo di contabilità tenuta.

In contabilità ordinaria ci si limita alle sole fatture acquisti e vendite, in semplificata andranno annotati anche altri costi e ricavi che altrimenti andrebbero registrati sul libro giornale.

3.3 Registrazioni IVA e Prima Nota

Nella maggior parte dei software gestionali esistono due modi per registrare in partita doppia: le registrazioni iva e la prima nota (registrazioni non iva). Con “registrazioni iva”1 si inserirà tutto ciò che è da annotare sia sul libro giornale che sui registri iva (fatture passive, attive, corrispettivi, note di variazione, autofatture, ecc.). In “prima nota” si inseriscono tutte le operazioni da annotare solamente sul libro giornale (incassi, pagamenti, ratei, risconti, quote ammortamento, scritture di assestamento, apertura e chiusura, ecc.). In questa maniera sarà l’utente che, se ad esempio è in semplificata, caricherà le sue registrazioni sui registri iva

.

3.4 Contabilità Ordinaria e Semplificata

In base al volume d’affari ed alla fattispecie sono previsti vari regimi di tenuta della contabilità.

La contabilità ordinaria è detta anche generale. La devono tenere le aziende che non hanno i requisiti per i gli altri regimi.

La contabilità semplificata consente alle società di persone con un determinato volume d’affari di non tenere il libro giornale, quindi ci si limita alla compilazione dei registri iva (acquisti, vendite, corrispettivi, registro beni ammortizzabili).

Regime dei Minimi consente alle persone fisiche che intraprendono un’attività ed i cui ricavi sono sotto ad una certa soglia di non tenere nessun tipo di contabilità. È obbligatorio numerare e conservare le fatture (anche quelle su acquisti intracomunitari), versare l’iva sugli acquisti intracomunitari e presentare i modelli Intrastat2.

Per non generare confusione ci limitiamo a citare il regime degli “ex-minimi” ed il regime “nuove iniziative produttive3”.

3.5 Gli acquisti e le vendite sul mercato nazionale

I primi due paragrafi (5.3.1 e 5.3.2) parlano delle registrazioni contabili da effettuare in caso di invio o ricevimento fattura. Queste saranno dapprima scritte in tabelle manuali, poi saranno mostrati gli screenshot del gestionale (WinCoge2). Il paragrafo 3.5.3 “Bolle e fatture con i software gestionali”, invece, tratta di una registrazione leggermente più complicata che necessita (sui software) di un piccolo artifizio. Nel 3.5.4 si parlerà, invece, delle fatture con omaggi.

3.5.1 Fattura di vendita

In partita doppia una vendita si registra così:

Conto

Sezioni

Dare

Avere

Crediti v/clienti

1220€

 

Iva a Debito

 

220€

Merci c/Vendite

 

1000€

3.5.2 Fattura di acquisto

Il ricevimento di una fattura di acquisto farà sorgere un debito verso il fornitore ed un credito verso l’erario per l’iva, questa è la scrittura contabile:

Conto

Sezioni

Dare

Avere

Merci c/acquisti

1000€

 

Iva a Credito

220€

 

Debiti v/fornitori

 

1220€

3.5.3 Bolle e fatture con i software gestionali

Con un programma gestionale si seleziona il registro iva sul quale si desidera inserire la scrittura contabile e, caricati i dati, il programma genera automaticamente la scrittura contabile e la scrittura iva.

  1. Fatture di vendita

I dati da inserire sono quelli nello screenshot di seguito:

Di fatto, però, basta inserire il cliente/fornitore4 poiché le date, anche se forzabili, sono automatiche così come la causale ed il numero fattura.

Confermata l’intestazione si procederà ad inserire i dati della fattura; imponibile, iva, contropartita, eccetera.

Questa è una schermata tipo di inserimento dati:

Premendo su “Conferma Riga” il programma effettuerà la scrittura contabile.

Premendo su nuova riga si potranno aggiungere altre righe della fattura attraverso la schermata di inserimento dati.

  1. Fatture di acquisto

La registrazione di acquisto è uguale a quella di vendita, basterà selezionare il registro iva acquisti, inserire i dati ed il programma creerà una scrittura simile alla seguente:

Nelle fatture di acquisto risulta utile la funzione (presente ovunque su WinCoge2) “Archiviazione Ottica dei Documenti” che permette di allegare immagini da file o scanner alle registrazioni. In appendice è presente una schermata esempio.

3.5.4 Fatture acquisto o vendita con omaggio

Nel caso si inserissero omaggi in fattura andrà addebitata l’iva solo quando i beni o servizi offerti rientrassero nell’attività tipica dell’azienda o nel caso in cui l’omaggio superasse un valore stabilito per legge.

Come si vede nella scrittura contabile al cliente viene addebitata solo l’iva.

Se ricevessimo una fattura con omaggi la scrittura sarebbe la seguente:

Sui gestionali (in entrambi i casi) occorre prima caricare la fattura come un normalissima registrazione iva poi, dalla stessa schermata, aggiungere una nuova riga5 in cui si indicherà il codice iva più consono (su WinCoge2 è OM) ed inserire gli importi con segno negativo, così il gestionale saprà di dover mettere le somme nella sezione opposta (in dare invece che avere e viceversa).


3.6 Note di Credito

In contabilità una nota di credito sul registro vendite è uno storno di iva a debito, ricavi e crediti.

Le note di credito si emettono quando, ad esempio, il cliente, una volta ricevuta la merce, lamenta una qualità inferiore a quella pattuita se non altri difetti o accordi differenti.

In un software di contabilità occorre selezionare il registro iva vendite e selezionare l’opzione, ad esempio, “nota di variazione in diminuzione”, una volta inseriti gli importi il programma mostrerà la seguente scrittura contabile:

Le note di credito sul registro iva acquisti stornano iva6 a credito, costi e debiti:

3.7 Reverse Charge

Negli acquisti intracomunitari o in altre situazioni, come ad esempio negli appalti e subappalti del settore edile, occorre registrare in partita doppia sia un’iva a credito che un’iva a debito in modo che si compensino. In teoria la registrazione sarebbe:

Conto

Sezioni

Dare

Avere

Merci c/acquisti

1000€

 

Iva a Credito

220€

 

Iva a Debito

 

220€

Debiti v/fornitori

 

1000€


Nella pratica si deve, a fronte della registrazione della fattura ricevuta (passiva), registrare una “autofattura” sul registro iva vendite di pari importo, così da compensare l’iva a debito, e successivamente creare una registrazione sui registri iva con solo costo e debito. Questo procedimento è chiamato reverse charge (inversione contabile).

I software contabili generalmente posseggono automatismi e pochi click effettuano automaticamente tutte le registrazioni.

Ecco l’automatismo del software WinCoge2:

3.8 Fatture iva particolari

3.8.1 Fatture esenti iva

In alcuni casi, previsti dal legislatore, le vendite di determinati beni potrebbero essere esenti iva, la registrazione dovrà contenere il riferimento all’articolo che giustifica l’esenzione.

Nel software contabile di esempio si può impostare un automatismo già nel codice iva.

3.8.2 Non imponibili

Le operazioni non imponibili sono operazioni che lo stato considera come eseguite all’estero. Il caso è quello delle esportazioni poiché l’imposizione avviene nel paese del cliente.

Come nel caso precedente su WinCoge2 basterà impostare un codice iva apposito o utilizzare uno dei codici preesistenti.

3.8.3 Iva esclusa

Un esempio di operazione iva esclusa è la vendita di un bene da parte di un privato.

3.9 Iva pro-rata

L’iva pro rata è un particolare sistema di calcolo dell’iva utilizzato dalle imprese che fanno sia operazioni con iva detraibile che operazioni esenti iva e quindi non detraibili.

Il calcolo è:

Iva detraibile = (operazioni iva*100)/(operazioni iva – esenti)

3.10 IVA indetraibile

In alcuni casi l’IVA potrebbe non essere, in parte o in tutto, detraibile.

Nel software contabilità di esempio come nei casi precedenti si configura (se quelli presenti con corrispondono alle nostre necessità) un codice iva che una volta inserito nella registrazione calcolerà automaticamente gli importi:

La scrittura contabile è la seguente:

Conto

Sezioni

Dare

Avere

Lubrificanti per automezzi

362,64€

 

Iva a Credito

28,16€

 

Debiti v/fornitori

 

390,40€


Nell’esempio riportato l’IVA è detraibile per il 40%, il restante 60% viene imputato al costo d’acquisto del bene.

3.11 Operazioni extra-comunitarie

3.11.1 Esportazioni

Le esportazioni sono, ai fini iva, operazioni non imponibili. Le fatture saranno senza iva.

3.11.2 Importazioni

A fronte dell’importazione di un bene da un paese non appartenente all’unione europea l’iva verrà calcolata dalla dogana.

Benché l’iva sia un credito verso l’erario è anche un debito verso il fornitore, in questo caso, visto che il fornitore non la applica, sarà la dogana a riscuoterla.

A questo punto l’iva potrà essere anticipata dal corriere, che ce la addebiterà in fattura.

Per prima cosa si dovrà registrare la fattura (senza iva) del fornitore extra-Ue:

La fattura dello spedizioniere riporterà anche l’iva che ci ha anticipato:

Come si evince dallo screenshot qui abbiamo registrato l’iva a credito e pagato indirettamente la dogana.

Con WinCoge2 si possono fare registrazioni iva omettendo l’iva o l’imponibile questo ci aiuta in situazioni come quella vista. Inoltre sui software gestionali è in genere possibile allegare immagini o file alle registrazioni (ed alle anagrafiche) mediante la funzione di archiviazione ottica. In questo caso sarebbe utile per allegare la bolla della dogana alla fattura del corriere.

3.12 Parcelle con ritenute d’acconto e certificazione dei compensi

Le fatture emesse da un professionista vengono chiamate parcelle. Il compenso netto viene anche chiamato onorario.

A fronte di una parcella dovremo pagare all'erario una ritenuta per conto del professionista. La ritenuta è calcolata sull’imponibile iva e stornata dal debito.

Fattura Verdi Michele Studio Tecnico

Onorario

1.000

Iva 22%

220

Ritenuta 20%

200

Totale da pagare

1.020


Di seguito la scrittura contabile che il software crea in automatico se si seleziona una ritenuta d’acconto:

Notare che il conto “Veri Michele Studio Tecnico” compare due volte, una prima in avere ed una seconda in dare per stornare la ritenuta.

Il conto “Erario c/ritenute lavoro autonomo” è un conto di natura finanziaria ed accoglie in avere un debito tributario.

3.12.1 Gestione ritenute d’acconto

I software gestionali prevedono automatismi e semplificazioni per la gestione delle ritenute.

WinCoge2, ad esempio, prevede due videate: una per la gestione dei pagamenti delle ritenute d’acconto, l’altra per l’invio della notifica di pagamento della ritenuta al professionista.

Con questa prima schermata, cliccando su conferma pagamento, il programma genererà automaticamente la scrittura in partita doppia:

La scrittura contabile generata per mezzo della prima schermata è:

3.13 Corrispettivi

Secondo la definizione dell’agenzia delle entrate i corrispettivi sono “vendite senza fattura”.

I soggetti che esercitano commercio al minuto possono, ad esempio a fine giornata, effettuare una sola registrazione in contabilità. Selezionato il registro iva apposito per i corrispettivi si inserirà l’importo lordo e la relativa aliquota7.

La scrittura è la seguente:

L’IVA verrà scorporata automaticamente in fase di liquidazione, per approfondire: 3.17 Liquidazione IVA

3.14 Ventilazione dei Corrispettivi

Alcuni soggetti che tengono la contabilità con i corrispettivi per liquidare l’iva utilizzano un sistema chiamato “Ventilazione dei Corrispettivi”.

In partita doppia la registrazione è la medesima dei corrispettivi, ma in liquidazione le aliquote iva saranno applicate proporzionalmente a quelle acquisti.

Aliquote iva

Acquisti in % dell’iva

4%

10%

22%

90%


In una situazione come quella presentata nella tabella il programma dividerà il totale delle vendite in due parti, da una il 10% e dall’altra il 90%, sulla prima scorporerà l’iva al 4%, sulla seconda al 22%.

% Vendite

Aliquota iva applicata

10%

4%

90%

22%

3.15 Regime IVA del Margine

Coloro che abitualmente si occupano di commercio di beni usati possono adottare il regime iva del margine.

Acquistare un bene usato da un privato significa non avere una fattura (o uno scontrino) e quindi acquistare senza iva. Il rivenditore però è un imprenditore e rivendendo il bene ad un prezzo superiore darà, in pratica, un valore aggiunto alla sua merce, su cui, quindi, dovrà pagare l’iva (imposta sul valore aggiunto).

Sulle fatture l’iva non verrà, ovviamente, esposta, ma è obbligatoria la dicitura “fattura emessa in regime del margine ai sensi dell’art. 36 d.l.41/95”.

Esistono tre metodi per il calcolo dell’importo da liquidare: analitico, forfettario e globale.

3.15.1 Metodo Globale

L’iva è calcolata sulla differenza tra l’ammontare degli acquisti e delle vendite di un periodo di riferimento (mese o trimestre).

Supponiamo, ad esempio, che nel secondo periodo l’azienda abbia acquistato beni usati per 3.000€ e ne abbia venduti per 4.000€, l’iva sarà calcolata sui 1.000€ di utile e starnata dal ricavo totale.

Ottobre 2013

Acquisti beni usati

Vendite beni usati

Utile del periodo

IVA del periodo

3.000€

4.000€

1.000€

220€


Il calcolo dell’iva (al 22%) è: 1.000x0.22 = 220€

La scrittura contabile dello storno, che va annotata nel registro iva vendite, è la seguente:

Conto

Sezioni

Dare

Avere

Merci c/acquisti beni usati

220€

 

Iva a debito

 

220€


3.15.2 Metodo Analitico

Il metodo analitico prevede che l’iva sia calcolata separatamente per ogni bene. Nel caso di perdite gli importi negativi non dovranno essere considerati.

La scrittura contabile è la medesima della precedente.

3.15.3 Metodo Forfettario

Nei casi in cui sia impossibile determinare il prezzo di acquisto, il legislatore ha permesso ad alcune categorie di adottare il così detto metodo forfettario. Sono state infatti previste alcune percentuali del prezzo di vendita sulla quale il commerciante dovrà pagare l’iva, esse variano dal 60% al 25% in funzione del bene venduto.

In contabilità si registra come il metodo globale.

3.15.4 L’Iva del margine con i software gestionali

Sui software di contabilità conviene utilizzare dei conti con nomi come “acquisto bene X usato” e “vendita bene X usato” o più generici “acquisti beni usati” e “vendita beni usati” o usare conti sotto un mastro8 apposito al fine di agevolare la ricerca dei conti e dei mastri per il calcolo dell’iva.

Per caricare sul registro iva il debito verso l’erario e stornarlo dal ricavo, occorre effettuare una scrittura particolare.

Il programma gestionale WinCoge2, ad esempio, va incontro al contabile per mezzo di un’apposita codifica selezionabile come “registro iva MA”, qualunque sia metodo di calcolo utilizzato dall’utente.

La procedura è guidata ed analoga a quella di una qualsiasi altra registrazione iva.

Poiché si tratta di una registrazione di sola iva la casella “totale” coinciderà con la casella “iva”, mentre l’imponibile sarà in bianco così come la contropartita e l’importo.

La registrazione risultante è la seguente:

3.16 Iva per cassa

Con il sistema di “iva per cassa” le aziende che posseggono determinati requisiti hanno la possibilità di differire l’esigibilità e la detraibilità IVA al momento del pagamento (rispettivamente ricevuto ed effettuato). In altre parole l’iva a debito sorge al momento dell'effettivo pagamento della fattura, idem per le fatture emesse, con scadenza massima di un anno. Sulle fatture è obbligatorio aggiungere la dicitura “IVA per cassa ai sensi dell’art. 32bis del D.L. 22 giugno 2012, n.83”.

In contabilità sarà necessario usare un conto transitorio su cui annotare l’importo dell’iva, chiamato “iva in sospensione su vendite” (“iva in sospensione su acquisti”).

Una volta ricevuto il pagamento bisognerà, sui software di contabilità, inserire la data e la % pagata così da informare il programma di dover liquidare l’iva in quel periodo.

3.17 Liquidazione IVA

A fine mese o trimestre occorre liquidare l’iva compilando l’apposito modulo “F24”.

In contabilità dovremo stornare l’iva a debito e l’iva a credito con un apposito conto “iva c/liquidazione” che chiuderemo al pagamento.

In partita doppia le scritture sono:

Conto

Sezioni

Dare

Avere

Iva a debito

800€

 

Iva c/liquidazione

 

800€


Conto

Sezioni

Dare

Avere

Iva c/liquidazione

600€

 

Iva a credito

 

600€


Conto

Sezioni

Dare

Avere

Iva c/liquidazione

200€

 

Banca

 

200€


Il software che usiamo come esempio effettua queste scritture in automatico con la stampa dei registri iva.

1 Se si tiene la contabilità in azienda sarà necessario non già registrare la fattura, ma emetterla, ai fini dei registri iva e delle scritture contabili non cambierà nulla.

2 Elenco di tutti gli acquisti e le cessioni intracomunitarie.

3 Si rimanda alla Legge 388/2000, art. 13

4 Dall’anagrafica clienti e fornitori è possibile inserire automatismi per le fatture

5 Sistema per mezzo della quale su WinCoge2 è possibile inserire più registrazioni iva in una volta (che a loro volta genereranno registrazioni in partita doppia più o meno complesse) o più righe in una registrazione prima nota.

6 A discrezione

7 In alternativa all'inserimento del lordo è consentito inserire imponibile ed iva

8 Vedi 1.2 Piano dei Conti